giovedì 11 novembre 2010

La mia ricerca sul sughero per curare l’intera filiera produttiva

Da sempre sono un cultore del tappo in sughero naturale. Il sughero è materia viva come vivo è il vino che lui racchiude.
La tecnologia ha portato alla quasi scomparsa del valore di TCA del sughero (il TCA è il classico “sapore di tappo”) ma alle volte può esserci qualche altra interferenza nella bottiglia.
Il Valdobbiadene Docg, io lo considero da sempre prodotto unico ed inimitabile, la cui fortuna è dovuta al rapporto qualità prezzo, alla semplicità della sua beva quotidiana, alla sua eleganza e delicatezza. Ma è proprio qui, nella delicatezza dei nostri spumanti che alle volte si insidiano delle minacce che rischiano di deviarne il gusto. E l’unico agente esterno al vino che può interferire con il vino è il tappo!

Ecco perchè non mi limito a comprare il tappo per i miei vini, ma anche lo studio, mi informo sui tipi di lavorazione che il tappo subisce: lavaggi a pressione e depressione, con vapore, con acque ossigenate eccetera. Il tutto per garantire ai miei vini solo il meglio che il mercato delle chiusure offre.

Grazie all’invito di un’azienda produttrice di tappi, mi sono di recente recato in Portogallo, la patria del sughero, da tutti considerato il miglior sughero al mondo, specialmente per la produzione di tappi da spumante. Non è la prima volta che visito un’azienda del sughero, altre le ho visitate nel 2008 e nel 2006, ma, pur essendo preparato alle lavorazioni, constato con soddisfazione che le aziende “dei tappi” sono sempre alla ricerca di nuove soluzioni per risolverci i problemi!
In quest’ultima ho potuto vedere come oggi si tratti e si lavi anche la “granina”, la parte piccolissima del tappo agglomerato, cioè la parte superiore del sughero, quella che non è a contatto con il vino.

Desiderio nella Cantina Sandeman

Oggi molti sugherifici propongono un tappo di nuova concezione, il micro granulato, e per me, cultore del sughero naturale, risulta difficile considerarlo.
Mi sono però convinto di testarlo, almeno per le bottiglie ad uso personale! Se dovesse funzionare chissà che le nostre paure di trovare una bottiglia “deviata” svaniscano!
Per il momento però userò ancora il classico tappo da spumante, con due rondelle naturali, il più a specchio possibile (cioè prive di buchi)!!!!  

Ah! Già che c’ero mi hanno portato a visitare l’azienda più conosciuta del vino Porto, la Sandeman, uno spettacolo!!!!

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